Gli orti: una vera scuola a cielo aperto

Pia Piera (scrittrice, 1956-2016) diceva: “Non rimandare al futuro le gioie timidamente desiderate, come quella di avere un orto”.

E lo sapevano bene quei 2/3 associati Pro Loco che nel 2017, con la voglia di iniziare a coltivare, decisero di mettersi in contatto con alcuni rappresentanti dell’Ospedale Maggiore “Ca’ Granda” di Milano, la cui fondazione è proprietaria di tutta l’area attualmente in uso alla Pro Loco.

Nelle immediate adiacenze degli spazi in uso, infatti, subito al di la del canale Villoresi, si apriva un grande campo incolto ed in completo stato di abbandono, utilizzato per lo più come una vera a propria discarica a cielo aperto.

Con la proposta dunque di una “bonifica” di tutta l’area da adibire a coltivazioni e la promessa di un ordinato mantenimento delle aree, questi pochi contadini in erba sono riusciti a convincere la proprietà a concedergli l’utilizzo di queste aree.

Negli anni non è mai stato fatto nessun tipo di accordo scritto per l’utilizzo di queste aree, ma i rappresentanti della proprietà che venivano in visita presso gli orti negli anni successivi, hanno sempre apprezzato la cura con cui delle aree un tempo abbandonate, sono state invece riprese , trasformate e valorizzate.

 Le prime coltivazioni di questi nuovi “custodi” avvenivano tramite l’utilizzo di tecniche di coltura “biologiche”, al fine di poter preservare sia i terreni che i successivi prodotti coltivati.

Negli anni successivi, grazie alla collaborazioni tra questi contadini “pionieri” e l’Università del Tempo Libero (puoi trovare la scheda relativa qui), sono stati effettuati corsi di approfondimento sulle tecniche di orticoltura che hanno avvicinato numerose persone interessate a questa materia.

Alcuni di questi, terminato il corso, si interessavano sempre più alla possibilità di poter avere un pezzo di terra dove poter coltivare i propri prodotti e mettere in pratica gli insegnamenti e i segreti appresi durante i corsi. E’ così che nasce dunque l’idea di dividere una parte dell’appezzamento in strisce, tutte adiacenti al canale Villoresi,  che viene utilizzato tutt’oggi per far confluire l’acqua irrigua tramite un sistema di collettori e piccoli canali.

Altre zone dell’appezzamento, sono state invece destinate (e lo sono tutt’ora), alla coltivazione di frumento (tipologia San Pastore) e granoturco (tipologia mais nero spinoso) tramite la semina di grani antichi e con concimazione naturale.

I prodotti ricavati da queste coltivazioni vengono poi macinati a pietra e le farine distribuite in parte ai contadini che hanno portato avanti queste coltivazioni ed una parte ai panifici ossonesi per la produzione del pane.

In alcune zone dell’appezzamento sono stati piantati meli antichi con piante acquistate sulle colline piemontesi, e più nello specifico presso un privato  appassionato di piante antiche.

Completano l’appezzamento un locale utilizzato come serra per far crescere le piantine prima dell’innesto a terra e un capanno utilizzato come rimessaggio degli attrezzi comuni, a disposizione di tutti i volontari contadini.

Oltre che per attività di coltivazione, negli anni gli orti sono stati utilizzati anche  dal punto di vista didattico, favorendo gite scolastiche per studenti delle scuole locali, con approfondimenti sulle semine, le piantagioni ed i raccolti….proprio come una vera scuola a cielo aperto!!

Vuoi sapere quali sono i periodi migliori per piantare i tuoi ortaggi? Scoprilo nell’immagine di seguito!

Per informazioni sugli orti e sulla possibilità di assegnazione di un striscia per la coltivazione privata, contattaci.